giovedì 24 aprile 2008

Factory girl






Dopo aver visto questo film, sono rimasta affascinata da Edie Sedgwick. Affascinata dalla sua vita sregolata ed eccessiva, dalla sua figura eterea e bellissima. Qualcuno l'ha definita un'opera d'arte vivente. Nata nel 1943 da un'aristocratica famiglia americana, crebbe in un ranch nei pressi di Santa Barbara. Edie viene ripetutamente molestata dal padre, così come i suoi fratelli. Il fratello Minty, ricoverato all'ospedale psichiatrico Manhattan State lì ventiseienne si ucciderà impiccandosi. Bobby, l'altro fratello affetto da problemi psichiatrici, morirà in bicicletta travolto da un autobus. Edie viene ricoverata per la prima volta nel '62 in seguito a una forma di anoressia. L'anno dopo raggiunge Cambridge dove studia scultura. Nel '64 si trasferisce a New York e conosce Andy Warhol e diventa la Superstar della Factory nel 1965 e per un anno illumina la scena newyorchese. Così velocemente raggiunse il successo e così velocemente scomparve. Morì il 16 novembre del 1971 a soli 28 anni per overdose.

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